RECENSIONE LCMD MicroServer LC-03

lcmd-microserver

LCMD Microserver è un nuovo mini server compatto che promette di trasformare il modo in cui gestiamo i dati a casa o in ufficio: non solo un’alternativa ai tradizionali NAS, ma anche una soluzione versatile per homelab, sviluppo software e cloud privato, con hardware moderno ed espandibile pensato per utenti che cercano controllo, privacy e prestazioni in un unico dispositivo.

Voglio ringraziare intanto LCMD che mi ha inviato il nuovo LCMD MicroServer LC-03 per poterlo testare e recensire. Come è avvenuto per altri prodotti, la mia opinione è completamente imparziale.

Complimenti a LCMD per il packaging: davvero d’impatto, con un design futuristico e curato nei dettagli che trasmette subito la sensazione di avere tra le mani un prodotto premium e fuori dal comune, ben lontano dalle confezioni anonime a cui spesso siamo abituati nel mondo dei NAS.

⚠️ ATTENZIONE ⚠️
Il prodotto recensito può differire dal prodotto finale in quanto si tratta di un progetto Crowdfunding su KickStarter!

LCMD MicroServer recensione

LCMD MicroServer LC-03 Specifiche tecniche

LCMD MicroServer LC-03 è equipaggiato con una CPU Intel Core i5-13500H con 4 Performance core e 8 Efficient core, per un totale di 12 core e 16 threads. Questo “NAS” è sicuramente uno dei più potenti nel suo formfactor ( solo 115 x 115 x 120 mm ) e viene affiancato da un singolo slot di RAM da 16GB DDR5 nella versione base, ma può esser espanso fino a 64GB.

 
CPUIntel Core i5-13500H Max turbo frequency @ 4.70GHz
Memoria16GB DDR5 @ 5200MHz
Slot memoria1
Memoria massima64GB DDR5
LAN1 x 2.5GbE
WirelessIntel WiFi 6E AX210 ( WiFi + Bluetooth )
Supporto RAIDDisponibile solo sui dischi non di sistema
Slot HDD2 x SATA 2.5″ ( Massimo 8TB ognuno )
Slot M.24 x PCIe 4.0 x 1 NVMe ( espansione ) + 1 x PCIe 4.0 x 4 NVMe ( Sistema Operativo )
Pannello frontaleNessuna interfaccia I/O
Pannello posteriore3 x USB 3.0, 2 x USB C 3.2, 1 x HDMI 2.1, 1 x combo jack
Sistema di raffreddamento1 x 17mm
DimensioniD 115 x W 115 x H 120 mm
Alimentatore19V/6.32A ~ 120W

A differenza dei competitor che montano CPU mobile a basso consumo, LCMD MicroServer LC-03 viene alimentato dalla CPU di 13th generazione Raptor Lake i5-13500H. Una CPU ad alte prestazioni che si presta benissimo ad operazioni con LLM grazie al supporto per OpenVINO / IPEX-LLM Al inference acceleration platforn.

Il NAS LC-03 viene attualmente proposto in 3 configurazioni:

  • NVMe 2TB + 16GB RAM
  • NVMe 4TB + 32GB RAM
  • NVMe 4TB + 64GB RAM

L’unità per i test che mi è stata mandata corrisponde alla prima configurazione, ma nessuno impedisce di aumentare RAM e archiviazione. Qui però arriva la prima nota dolente, a mio avviso, di questo progetto: la difficoltà di fare upgrade delle componenti. Per capire meglio lascio un video ufficiale di LCMD che mostra come inserire nuove memorie ssd.

Come è possibile notare, l’aggiunta/sostituzione di nuovi SSD o della stessa RAM può risultare molto tedioso. Infatti bisogna prestare molta attenzione ai cavi delle antenne WiFi/BT presenti nella maschera anteriore e smontare quasi completamente il prodotto.

LCMD Microserver box
LCMD Microserver LC-03 top
lcmd microserver lc-03

La parte La parte posteriore del NAS è molto generosa per quanto riguarda le periferiche di i/o. Come possiamo vedere, abbiamo ben 3 porte USB3.0, 2 porte USB C 3.2, uscita HDMI e combo jack. Sarebbe stata ottima una presa ethernet aggiuntiva per eventuale fail-over. Sempre sul retro è presente la presa d’aria che permette la corretta ventilazione e dissipazione del calore durante le operazioni più lunghe ed impegnative.

LCMD Microserver i/o

LCMD MicroServer LC-03 dall’interno

Come abbiamo visto nel video ufficiale di LCMD, raggiungere gli slot di espansione delle memorie NVMe non è proprio un gioco da ragazzi se messo a confronto con altri NAS. Meno si apre, meglio è!

LCMD Microserver nvme

Una volta estratta l’unità dal suo case, è possibile ammirare il sistema di raffreddamento custom, munito di una ventola da 17mm. Devo dire che per il periodo dei test, LCMD Microserver è stato abbastanza silenzioso, mantenendo le temperature “fresche”, pur avendo un formfactor così compatto. La gabbia di metallo sottostante può ospitare 2 SSD/HDD SATA da 2,5″.

LCMD Microserver raffreddamento

Il NAS ha un design a sandwitch. composto da 3 layer:

  • Scheda madre
  • Scheda di espansione
  • Alloggiamento SSD/HDD SATA

LCMD animated

La scheda di espansione ha 4 slot NVMe ( due per lato ), la scheda Wireless con chip Intel AX210 per WiFi 6E e Bluetooth, le 3 porte USB di tipo A, lo spinotto jack ed il tasto di accensione.

LCMD expansion slot

La scheda principale ospita uno slot DDR5, da 16GB nella versione “base” ed espandibile fino a 64GB, uno slot NVMe con un SSD da 500GB che viene usato sia per le operazioni di accelarazione e sia per il sistema operativo. Sono poi presenti la porta ethernet da 2.5GbE, le due porte USB C 3.2, la porta HDMI ed il jack di alimentazione. E’ anche presente una seconda ventola che si occupa della dissipazione della RAM e dell’NVMe principale.

LCMD Microserver scheda madre
LCMD Microserver LC-03 RAM

Nella confezione troveremo:

  • Cavo LAN RJ-45 Cat 6.
  • Flat per collegare i due dischi SATA ( non presente nella review unit ).
  • Alimentatore + adattatore per spine europee.
  • Guida stampata su delle bellissime “card”.

LCMD MicroServer LC-03 LZCOS

Uno degli elementi che distinguono il LCMD Microserver è senza dubbio LZCOS, definito dagli stessi sviluppatori come Leading MicroServer OS. Non si tratta di un semplice sistema operativo basato su Linux, ma di una piattaforma costruita su oltre vent’anni di esperienza, pensata per garantire stabilità, modularità e sicurezza in un contesto domestico o professionale. La sua architettura, battezzata “Strata”, è divisa in tre livelli complementari che riflettono un approccio a strati: Core, Mantle e Crust. Questo design permette di separare nettamente funzioni di sistema, gestione delle risorse e distribuzione delle applicazioni, evitando conflitti e garantendo maggiore affidabilità.

Architettura STRATA

Alla base troviamo il Core, costruito su Debian, che si occupa di networking, aggiornamenti e sicurezza di sistema, fornendo un ambiente solido e stabile. Sopra di esso opera il Mantle, dedicato all’isolamento delle reti, alla schedulazione delle risorse e allo sviluppo di applicazioni: una sorta di “middleware intelligente” che rende il microserver flessibile e pronto ad adattarsi a scenari diversi senza compromettere la configurazione. Infine c’è il Crust, che introduce il formato LPK Application Package: una soluzione containerizzata con controlli integrati di auditing, limitazione del traffico e gestione granulare dei permessi utente. In pratica, LZCOS non è solo un sistema operativo, ma un ecosistema completo progettato per rendere l’LCMD Microserver più sicuro, scalabile e facilmente gestibile.

A differenza di molti NAS tradizionali che espongono direttamente una porta HTTP/HTTPS per la configurazione iniziale, il LCMD Microserver adotta un approccio diverso, puntando tutto su sicurezza e controllo. Per la prima registrazione e l’inizializzazione del dispositivo è infatti necessario utilizzare l’applicativo ufficiale LCMD Client, scaricabile gratuitamente dal sito lcmd.cloud/download.

LCMD Microserver LZCOS
LCMD Microserver LZCOS step
 
LCMD Microserver LZCOS
LCMD Microserver LZCOS step

Una volta eseguita l’inizializzazione, ci troveremo davanti alla dashboard principale in cui appariranno le applicazioni installate:
LCMD Dashboard

L’app store di LCMD è altamente fornito con ben oltre 2155 applicazioni, sia ufficiali che porting. Si installano tranquillamente con un click e non è necessario alcun abbonamento o registrazione. Attualmente un grande scoglio è la localizzazione, che per il momento include solo Cinese ed Inglese, ma stando al supporto tecnico LCMD sono al lavoro per portare più lingue.

LCMD app store

Gli applicativi presenti nell’app store sembrano una sorta di docker compose:

LCMD Apps

Tramite LCMD CLient è possibile tenere sotto controllo ogni aspetto del nostro Microserver, dalla gestione dei dischi alle informazioni hardware:

LCMD hardware info

Test di funzionamento

Per il test di funzionamento ho scelto di lasciare il microserver esattamente come arriva di fabbrica, senza effettuare alcuna modifica o upgrade. Ho quindi mantenuto i 16GB di RAM DDR5 installati di default, affiancati da un NVMe da 500GB dedicato al sistema operativo e un NVMe da 2TB riservato ai dati. Una configurazione che, già così com’è, si presenta equilibrata e più che adeguata per coprire un’ampia gamma di scenari d’uso, dall’archiviazione sicura al piccolo laboratorio casalingo, senza dover mettere subito mano all’hardware.

Al cuore del dispositivo troviamo un Intel Core i5-13500H, processore mobile di 13ª generazione con 12 core (4 Performance + 8 Efficient) e 16 thread, capace di raggiungere frequenze fino a 4,7 GHz. Una CPU pensata per portatili ad alte prestazioni, che in questo contesto offre un ottimo compromesso tra potenza di calcolo ed efficienza energetica. Questo rende il microserver non solo fluido nella gestione di più servizi contemporanei, ma anche pronto a supportare carichi moderni come l’esecuzione di modelli di intelligenza artificiale e Large Language Model (LLM) in locale, trasformandosi così in un vero e proprio AI pod domestico capace di operare in autonomia, senza dipendere dal cloud.

LCMD i5-13500H

Vista la presenza di una CPU così potente, ho deciso di monitorare con attenzione i consumi elettrici sia durante le operazioni preliminari che nel corso dei test. Per farlo ho utilizzato una presa smart con protocollo ZigBee integrata nel mio ecosistema Home Assistant, in modo da ottenere un profilo energetico dettagliato e costante. Questo mi ha permesso di osservare come il microserver si comporta nei diversi scenari d’uso, dai picchi iniziali di carico fino ai momenti di idle, restituendo un quadro chiaro sull’efficienza complessiva della piattaforma.

LCMD power

Come picco massimo non ho mai registrato valori superiori ai 95W, mentre in idle si aggira costante tra i 22 ed i 25W. Durante la copia di un VM di circa 65GB, la velocità di trasferimento è rimasta solida e costante attorno i 112/115MB/s con un consumo energetico che oscillava tra i 40 ed i 55W. La velocità di trasferimento è, purtroppo, limitata dalla mia infrastruttura ancora ferma ad 1GbE.

LCMD trasferimento

Durante l’intera operazione di trasferimento dal mio Mac mini M2 al Microserver, gli NVMe sono rimasti freschi, con temperature massime di 46°C per quello dedicato al sistema operativo e circa 37/38°C per quello dedicato ai dati.

LCMD temperature trasferimento

App Mobile a 360°

Un altro punto di forza è la presenza della LCMD Mobile App, che consente di gestire il microserver comodamente anche da smartphone. L’app si integra con il sistema per configurare in automatico un accesso remoto cifrato tramite tecniche di NAT traversal, molto simili a quelle usate da soluzioni come Tailscale. In questo modo non è necessario aprire porte sul router né intervenire manualmente sulla rete: il dispositivo risulta subito raggiungibile in modo sicuro dall’esterno, semplificando enormemente la gestione per chi non ha competenze di networking avanzate.

App Mobile per backup foto

L’app mobile LCMD permette di gestire quasi tutte le applicazioni installate sul microserver e di eseguire backup automatici di foto e video, che vengono poi catalogati sul NAS. Particolarmente interessante è l’app dedicata alle foto, dotata di un modulo AI per migliorare l’organizzazione della libreria multimediale. Tramite una searchbox, è possibile cercare contenuti con parole chiave, immagini di riferimento o frasi descrittive, sfruttando la semantic search oltre la semplice catalogazione per cartelle. Al momento, però, i risultati sono più affidabili in lingua inglese. L’intelligenza artificiale consente di individuare foto identiche e rimuoverle automaticamente, riconoscere immagini compresse o ridimensionate anche con MD5 differenti e gestire scatti simili di raffiche regolando la soglia di somiglianza. Completano il pacchetto il supporto a formati avanzati come RAW, ARW, CR2, Apple Live Photos e file DSLR, con un’eccellente qualità di visualizzazione.

LCMD MicroServer LC-03 Considerazioni finali e prezzi

Al momento il progetto è accessibile tramite la pagina ufficiale di Kickstarter , dove LCMD ha pubblicato anche una roadmap dettagliata. Le unità definitive non sono ancora disponibili al pubblico, ma secondo il piano il primo lotto di produzione dovrebbe partire con le spedizioni a partire dal 26 novembre 2025.

Sul fronte prezzo, il MSRP dell’unità da me testata è fissato a 1.399 dollari, ma in fase di preordine è possibile usufruire di un sconto di lancio di 630 dollari, rendendo l’offerta particolarmente interessante per chi vuole assicurarsi il dispositivo in anteprima.

LCMD prezzi

Il LCMD MicroServer si presenta come una soluzione unica nel suo genere: compatto ma estremamente versatile, pensato non solo per chi cerca un’alternativa più potente e flessibile rispetto ai NAS tradizionali, ma anche per chi vuole un vero e proprio mini data center domestico. L’hardware è di altissimo livello, con possibilità di espansione fino a 96TB di storage interamente SSD, supporto a 64GB di RAM DDR5 e la potenza del processore Intel Core i5 di 13ª generazione, capace di gestire multitasking spinto, editing 8K e persino workload di intelligenza artificiale. A questo si aggiunge un’attenzione particolare al design: il sistema di dissipazione personalizzato garantisce silenziosità sotto i 30dB, rendendolo perfetto anche in ambienti domestici o uffici senza disturbare.

Dal lato software, la piattaforma LZCOS con architettura “Strata” offre un approccio innovativo alla gestione del server, unito a un ecosistema di oltre 2000 applicazioni installabili con un clic, senza abbonamenti né costi nascosti. Funzioni come il backup con snapshot Btrfs, la gestione avanzata delle foto con AI, lo streaming 4K senza limitazioni e la possibilità di scegliere tra modalità App Mode, Docker o KVM rendono il dispositivo estremamente flessibile, adatto sia a utenti consumer che a sviluppatori e power user. La configurazione semplificata tramite client e app mobile, unita al sistema di accesso remoto sicuro con NAT traversal, chiude il cerchio di un prodotto che punta a ridefinire il concetto stesso di microserver: non solo storage, ma una piattaforma all-in-one per lavoro, multimedia e innovazione personale.

Gli aspetti pro da prendere in considerazione:

  • Grande flessibilità di espansione dello storage.
  • Design e packaging futuristico.
  • Silenziosità.
  • Hardware molto potente.
  • LZCOS.
  • App Store in continuo sviluppo con oltre 2000 applicativi.
  • RAM espandibile.
  • App Client multipiattaforma.
  • Porta ethernet 2.5GbE.

I contro di questa versione sono:

  • Singola porta ethernet.
  • Slot NVMe difficili da accedere.
  • Prezzo MSRP elevato.
  • Singolo slot di espansione RAM.
  • E’ necessario il loro client per la prima configurazione.

Happy dev!